salva_1964
17/10/2016 21:46

Ci troviamo ancora insieme per un altro appuntamento in Val Varaita, a Pontechianale. Questa volta abbiamo deciso di compiere due escursioni con partenza sempre da casa, della durata di un giorno ciascuna, o meglio, si spera che la seconda sia un po’ più breve e soprattutto meno faticosa, visto che già il primo giorno ci sarà da sudare. Itinerario ispirato al tracciato CAI "Lago blu e i quattro colli". Premetto che ritengo sia meglio saltare buona parte della risalita in asfalto al Colle dell’Agnello, che serve solo a demolirci le gambe ancora prima di iniziare la gita (sono 15 Km. di salita con pendenze anche del 14% e rettilinei che ti tolgono la speranza di sopravvivere). Per questo, direi di lasciare il furgone alla sera prima, poco sopra Chianale, per recuperarlo alla mattina arrivandoci in bici, attraverso un percorso che parte poco sopra casa. Questo percorso, è comunque lungo circa 7 Km. e tutt’altro che pianeggiante, anzi !!!. Se c’è qualcuno che vuole evitarsi anche questa salita, può occuparsi del furgone, che verrebbe pertanto spostato la mattina della gita. Si parte quindi da Genzana per arrivare in qualche modo al valico del Colle dell’Agnello, poco oltre si prende il sentiero a sinistra parzialmente ciclabile fino al Col de Chamoussière, ancora a salire si passa sotto il Pelvo Nord e si transita in cresta, traverso tecnico fino al Colle di Saint Veran, con qualche tratto impegnativo in discesa. Si risale ancora passando sotto la Rocca Bianca , traverso fino al colle Bianchetta ( Blanchet ). Questo è il giro che ho già fatto io, ma, nell’ultima parte, è impossibile stare in sella per le pendenze estreme del tracciato e per la conformazione del terreno del sentiero, che attraversa una zona morenica con tracce di frane da slavina e conseguente presenza di pietrame sparso (quasi si perde la traccia del sentiero) Si potrebbe provare una variante che svalica in territorio francese. Una volta arrivati al colle di Saint Veran, si vedono delle tracce che scendono nel vallone sottostante, che è attraversato al fondo, da un ampio sentiero ove molti escursionisti risalgono. Si arriva quindi al Lac de la Blanche, dal quale si risale al Col Blanchette. Comunque credo che quest’ultima risalita sia da fare a piedi. Arrivati in un modo o nell’altro al col Blanchette, inizia la discesa tecnica e divertente che ci porta al Lago Blu. Non è finita, ci aspetta la seconda parte sempre impegnativa e divertente fino al tratto finale nella zona boschiva che precede l'arrivo a Chianale. Da Chianale, si torna a casa attraverso un sentiero con saliscendi che nell’ultimo tratto finisce in un canalone spietato molto tecnico…quello giusto per finire la giornata. Si attraversa il fiume e si ritorna a casa. Qualcuno deve però risalire al colle a riprendere il furgone… Gita del 10 luglio – colle della Battagliola Itinerario classico e di grande fascino paesaggistico, per chi sosta a Pontechianale, da fare sia in bici che a piedi. Si percorrono quasi interamente le due valli di Pontechianale e di Bellino, quest’ultima più “selvaggia” ma di particolare bellezza per le sue piccole borgate costituite da nuclei di case tipiche della zona. Si parte da casa in bici, attraversando il Varaita poco sopra il ponte che ieri ha chiuso la gita. Si attraversa una zona boschiva lungo il grato del torrente e si raggiunge l’inizio della passeggiata che costeggia la sponda destra del lago di Pontechianale, fino alla spettacolare diga. Una rapida occhiata alla sua maestosità ed al panorama che si osserva sia verso monte che verso valle, si attraversa la frazione di Castello, ed in prossimità del rifugio Alevè, si imbocca la sterrata a destra, fino a Casteldelfino. Questo tratto di sentiero, lungo circa 6 Km. è una discesa molto veloce ma non tecnica, che permette di scatenare il divertimento soprattutto per gli amanti dei single track da percorrere a “tutta”. Occhio agli escursionisti appiedati !!! Una volta giunti a Casteldelfino, alla fine del tracciato, si prende la deviazione a destra per la valle di Bellino e dopo circa 6 Km. di bitume, (salita ma abbastanza agevole), comincia la sterrata che ci condurrà al colle della Battagliola. La strada inizia con il passaggio in un bosco e con pendenze piuttosto accettabili, per poi uscire allo scoperto e presentare rampe con inclinazioni importanti e faticose da percorrere in sella. Con l’allenamento giusto ed il mezzo adatto, si fa tutta in sella, ma non è uno scherzetto e bisogna tenere conto delle fatiche del giorno precedente. In qualche modo si arriva alla Battagliola, posta circa a 2.300 m. di altitudine, e da lì inizia il rientro a Pontechianale, dapprima con un tratto in discesa (tecnica, ripida e scivolosa), un breve traverso verso nord e finalmente il single track che ci ricondurrà in riva la lago. Il sentiero presenta un fondo su terra compatta, intervallato dai gradoni artificiali costituiti da tronchi di legno sistemati per contenere la terra. La pendenza nel primo tratto è notevole e la traccia si snoda sul versante con continui tornanti, mai estremi ma non banali. Il tutto mette a dura prova muscoli delle braccia, capacità di individuare la miglior traiettoria, equilibrio e…i freni della bici. Dopo una ventina di minuti, si entra nel bosco, e qui cambiano un po’ le condizioni, la pendenza si riduce leggermente, ma il fondo si arricchisce di radici trasversali al sentiero, che, se umido, danno del filo da torcere. Non si può comunque allentare l’attenzione e la concentrazione, perché anche in questo tratto, il percorso presenta continui tornanti o variazioni di rotta, quindi occhio alla traccia. In ultimo, si trova il tratto che ci riconduce al paese, costituito con lo stesso fondo terroso, ma più ampio e meno ripido, che ci consente di aumentare la velocità, a tutto vantaggio del divertimento, ed esaltando la guida dei più veloci. Si ritorna quindi a casa o con la statale asfaltata o percorrendo a ritroso il primo tratto della gita.

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